mercoledì 29 ottobre 2014

Guinness Special Export

Birra nera tipo GUINNESS, ormai è anche un modo di dire. Il birrificio scozzese è diventato famoso in tutto il mondo, tanto da essere accostato sempre e comunque allo stile stout.
Questa di oggi non è la classica e conosciutissima draught ma la sua versione da esportazione, la Special Export appunto.

Nel lontano 1912 John Martin fondatore della Martin’s finest beer selection voleva creare una birra da esportare in Belgio, ci pensò Arthur Guinness che colse la sfida e creò la birra Guinness Special Export, una (Irish) Stout con ben 8 gradi. 
Attualmente rimane una delle birre "commerciali" che preferisco ed è sempre un piacere degustarla in tranquillità.


Versata notiamo subito il colore, marrone scurissimo quasi nero, con una bella schiuma fine e color cappuccino che presenta una buona persistenza.
Portando il bicchiere al naso si sentono i malti tostati, la liquirizia, il cioccolato. Un bouquet complesso ed appagante. Al palato sentiamo il predominare dei malti tostati, poi liquirizia e cioccolato, unica pecca è che rimane un po' pastosa in bocca non essendo eccessivamente amara. Questo secondo me è un piccolo difetto ed una scelta commerciale ben precisa.
Il corpo è medio come la carbonazione e gli 8 gradi conferiscono una sensazione liquorosa, in sostanza una birra da "meditazione", da gustare in relax.

lunedì 27 ottobre 2014

Liefmans Cuvée - Brut

Devo essere sincero, le birre acide mi spaventano/incuriosiscono, ma le mie papille gustative volevano provarla e non ho potuto dire di no.
La degustazione di oggi riguarda la Liefmans Cuvée - Brut, prodotta dal birrificio Belga Liefmans Oudenaarde, fondato nel 1679.

Non si tratta di una Kriek vera e propria, (questo l'ho scoperto dopo andando a vedere sul loro sito) poiché le ciliegie non sono macerate in un Lambic ma in una Old Bruin Ale per circa un anno, 13 Kg ogni 100 litri di birra. Dopo questa prima fase viene tagliata con la Goudenband dello stesso birrificio e a questo punto si effettua un'altra maturazione per un totale di 18 mesi, al termine avviene l'imbottigliamento.


La Leifmans si presenta con un bel rosso marcato, ed una schiuma poco persistente ma abbastanza cremosa. Al naso l'aroma è ottimo, si percepiscono le ciliegie ma anche un sentore più secco e legnoso.
In bocca è bilanciata, giusto compromesso fra il dolce della Ale e l'acido della frutta. Il corpo è medio, così come la carbonazione, sul finale la legnosità percepita in precedenza si ripresenta e contribuisce a pulire la bocca.

Si tratta di una buona birra, complessa e dalle mille sfumature. Più simile ad uno spumante per la concezione italiana che abbiamo ma bisogna avere il "coraggio" di provare.
I suoi 6 gradi non si sentono e scendono bene, nel complesso sono molto soddisfatto dell'acquisto.
Provatela e fatemi sapere cosa ne pensate.

Cheers.

giovedì 23 ottobre 2014

Biscotti alle trebbie

La mia ultima cotta è stata una Birra aromatizzata alla Ciliegia, molto semplice, sempre in E+G inspirata dalla lettura del libro del nostro amico Ray Daniels "Progettare Grandi Birre".

Con le trebbie esauste derivate dall'ammostamento ho deciso di sperimentare una ricetta per biscotti, tipo i classici biscotti ai cereali che troviamo ai supermercati:

Biscotti alle Trebbie

300g di farina tipo 0
250g di trebbie
60g di zucchero
100g di burro
100g di uvetta
1 cucchiaio di olio di oliva
2 uova
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci

La ricetta come potete vedere è molto semplice, lo zucchero è davvero poco, questo perchè le trebbie sono abbastanza dolci e inoltre non volevo rendere il tutto troppo stucchevole.
Cottura: 10 minuti a 180°C (forno preriscaldato)





Alcuni consigli:
Fate rinvenire l'uvetta per 10/15 minuti in acqua calda.
Non utilizzate trebbie troppo asciutte altrimenti dopo la cottura risulteranno troppo "croccanti"
Se volete avere un sapore di malto più presente utilizzate due cucchiai di estratto opppure un po' di mosto prelevato dal mash.

Questa è la ricetta 1.0, era la prima volta che provavo e sono rimasto soddisfatto, ma vorrei apportare delle modifiche per le prossime volte, vi farò sapere!

mercoledì 22 ottobre 2014

Pitch Black IPA - Widmer Brothers Brewing Company

La birra di oggi è una Black IPA della Widmer Brothers Company, storico birrificio americano pioniere delle Hefeweizen made in USA.Il Birrificio nasce nel 1984 a Portland, Oregon pochi anni dopo la legalizzazione dell'Homebrewing nello stato. Tra le altre cose il birrificio è uno degli organizzatori nel 1988 dell' "Oregon Brewer's Festival" che si tiene ancora oggi e conta la partecipazione di circa 80 birrifici e più di 70 mila persone, insomma una storia di tutto rispetto.

Ma veniamo alla birra, le Black IPA sono una fusione di ingredienti, malti scuri e torrefatti affiancati ai luppoli americani (o inglesi) delle IPA.

Questa Pitch black IPA si presenta nera come la pece dalla quale prende il nome, con una schiuma abbastanza fine e moderatamente persistente.
Al naso si nota subito l'aroma caratteristico dei malti tostati, sentori di bruciato e caffè sono dominanti.In bocca oltre a questi viene fuori anche un po' di cioccolato.

A questo punto, trattandosi pur sempre di una IPA ci aspetteremmo di notare i luppoli, ma questo non avviene, l'amaro si sente ma l'aroma è coperto eccessivamente dal malto.

Concludendo si tratta di una buona birra, ma niente di eccezionale, molto complessa, di certo non per tutti.

Formato: 35.5 cl. AVB 6.5%

martedì 21 ottobre 2014

Assaggio Saison

A diversi mesi dall'imbottigliamento sono rimasto davvero stupefatto... Ecco come si presenta la creatura:


Devo dire che quasi non credevo di averla fatta io, ovviamente di difetti ce ne sono e nemmeno pochi ma tutto sommato è una buona birra.

La cosa che colpisce maggiormente è la schiuma, davvero fine, cremosa ed incredibilmente persistente, anche il colore è stupendo, arancione intenso.
Portando il bicchiere al naso spicca il miele e leggero leggero il coriandolo. Il lievito belga ha fatto il suo dovere rendendo percepibile anche alcuni sentori speziati.
Leggermente acida risulta incredibilmente fresca e beverina, sul finale viene fuori tutta la sua secchezza e l'amaro ripulisce il palato.

Le note dolenti:
  • Troppo frizzante, il Belle Saison ha continuato a lavorare costantemente una volta in bottiglia.
  • Troppo alcool, ulteriore effetto collaterale del voracissimo lievito.
  • Assenza di arancia, le dosi sono da correggere per il futuro.
Nel complesso tuttavia posso ritenermi molto soddisfatto del risultato dal momento che si trattava della mia prima esperienza in E+G.


Honey Saison

Oggi voglio parlarvi della mia prima ricetta in E+G, una Honey Saison che mi ha piacevolmente colpito.

Ricetta per Lizard Saison, litri finali 25,0 (in bollitura 25,0)
efficienza  70%, bollitura 60 min.

OG 1,056; IBU: 29,1; EBC: 14;

Malti:

1500 gr Light, 1,030; (Liquido)
900 gr Vienna, 1,030;
900 gr Pils, 1,030;
650 gr Fiocchi Frumento, 1,010;
650 gr Miele, 1,030; (INSERITO AL PRIMO TRAVASO)
800 gr Light, 1,040 (Secco)

Luppoli:
45 gr Goldings, East Kent, 5,4 %a.a., 60 min, Kettle;
25 gr Goldings, East Kent, 5,4 %a.a., 15 min, Kettle;
20 gr Goldings, East Kent, 5,4 %a.a., 5 min, Kettle;

Spezie:
5g Coriandolo 15 min, Kettle;
18g Buccia di arancia 15 min, Kettle;

Lievito:
Belle Saison a 21°C.

In questo caso non si tratta di un E+G canonico ma di partial mash. 
Ho effettuato un' infusione per un ora a 68°C di Pils, Vienna e Fiocchi di frumento con 3 litri d'acqua per kg di grani utilizzando una grain bag, a questo punto ho strizzato la sacca, ho aggiunto l'acqua e portato a bollore.

Sono state effettuate le luppolature e l'aggiunta di spezie, al termine ho raffreddato e inoculato il lievito.
Dopo una settimana ho travasato, aggiunto il miele precedentemente pastorizzato a bagnomaria per 20 min a 80°C.
Dopo un'ulteriore settimana di fermentazione ho imbottigliato (FG 1008) calcolando 2.7 volumi di CO2.

Pils, Vienna e fiocchi

Le tre gittate di luppoli e spezie

EK Goldings

Primo Travaso



Presentazioni

Sono un curioso, una di quelle persone che deve fare esperimenti. Fare la birra in casa mi mancava e quindi perché non provare? 

Il primo "contatto" con il mondo dell' homebrewing l'ho avuto nel 2012 in un negozio di enologia dove mi ero recato per acquistare del lievito per fare l'idromele. 
È stato amore a prima vista, subito il primo kit e le prime pecionate. 

Ho aperto le danze con una Ale di non so quale marca, è bastato poco: 1 kg di zucchero, 23 litri d'acqua, fermentazione a cento mila gradi ed una enorme soddisfazione al momento dell'assaggio.

Successivamente è venuto fuori il mio spirito critico, la mia voglia di conoscere...di migliorarmi.
Ho iniziato a studiare su internet, documentandomi sui vari forum o nei blog, comprando libri e mi sono reso conto dell'enorme fortuna che avevo avuto nell'ottenere qualcosa di bevibile alla prima esperienza.

A questo punto gravido di sapere (ma con i piedi per terra) ho iniziato a stare attento nelle produzioni, scegliendo il giusto lievito per il giusto kit e (non meno importante) facendolo lavorare alla temperatura ideale, utilizzando estratto di malto al posto di zucchero, calcolando un priming inerente allo stile etc etc...

Ma il metodo del kit presenta troppe limitazioni e dunque poco dopo sono passato all' Estratto + Grani, poco più impegnativo ma molto più divertente ed in grado di darmi anche più soddisfazioni dal punto di vista qualitativo del prodotto.

La prima ricetta E+G interamente scritta da me è stata qualcosa di fantastico, settimane e settimane passate a raccogliere informazioni per cercare di ottenere un prodotto che mi soddisfacesse. 
Fu una Saison...secca, beverina, per me ottima.

Nel corso del tempo da bravo homebrewer ho partorito altre ricette, ho sperimentato nuovi ingredienti e spero di riuscire ancora in futuro a sbalordire parenti e amici con le mie creazioni.

Questo Blog nasce dalla voglia di raccontare le mie esperienze, senza la presunzione di volermi improvvisare chissà cosa, cercando di confrontarmi con il mondo dell'homebrewing che (finalmente) si sta espandendo a macchia d'olio anche qui in Italia.