domenica 28 dicembre 2014

Rochefort 10

Il gelido inverno sta arrivando, e noi per scaldarci ci degustiamo una bella birra!
Andiamo in Belgio, direi non un posto qualsiasi per gli amanti della buona birra, in particolare siamo vicino alla città di Rochefort nell' Abbazia do Notre-Dame de Saint Remy dove la nostra bevanda preferita viene prodotta dal 1595, l' abbazia è una delle sole sette al mondo che può vantare il marchio registrato "Authentic Trappist Product".

La birra degustata oggi è la Rochefort 10, (il nome è semplice, deriva dall'OG della birra 1100) questo capolavoro mi ha avvolto e conquistato fin da subito, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio MUST.


Appena stappata il suo aroma ti avvolge, frutta secca, banana matura, pera e toffee, versata mostra un bel cappuccio di schiuma nocciola non troppo persistente ma vista la gradazione e l'invecchiamento è del tutto normale.
In bocca l'alcool si fa sentire, ma una volta superato lo "shock" iniziale viene fuori tutta la sua rotondità e perfezione, i sapori sono bilanciati con incredibile maestria.
Il gusto è dolce, vinoso come un porto, ti lascia in bocca un finale caldo di alcool e di frutta secca e sul finire viene fuori un pizzico di cioccolato.

Siamo di fronte ad una birra incredibile, da meditazione si ma facilmente bevibile vista la sua rotondità. La consiglio a tutti, prendetene un paio e mettetele in cantina dimenticatele per alcuni anni, la Rochefort darà il meglio se invecchiata.

sabato 6 dicembre 2014

La prima superluppolata non si scorda mai

Semplice, veloce e di sicuro rendimento, così riassumerei un' APA.
Semplice perché bastano pochi ingredienti, estratto e Crystal.
Veloce perché si può consumare abbastanza presto per evitare un affievolire dell'aroma del dry hopping.
Di grande rendimento perché diciamocelo chiaramente, eventuali difetti vengono smussati dal luppolo.

Questa è la mia ricetta:

Ricetta per Lizard Apa, litri finali 24,0 (in bollitura 26,0)
efficienza  100%, bollitura 60 min.
OG 1,043; IBU: 36,8; EBC: 19;

Malti:

3000 gr Light, 1,030; (liquido)
200 gr Light, 1,040; (secco)
150 gr Crystal 150L, 1,030;

Luppoli e altro:

20 gr Simcoe, 11,9 %a.a., 60 min, Kettle;
20 gr Cascade, 6,0 %a.a., 15 min, Kettle;
10 gr Simcoe, 11,9 %a.a., 5 min, Kettle;
8 gr Cascade, 6,0 %a.a., 5 min, Kettle;

Dry Hopping:  
48 gr Cascade, 6,0 %a.a., 0 min, Dry;

24 gr Simcoe, 11,9 %a.a., 0 min, Dry;

Lievito:US 05 a 20°C

Una ricetta molto semplice, con un Dry Hopping di Cascade e Simcoe. 3 grammi per litro con un rapporto di 2 ad 1. 

La fermentazione è avvenuta nel box a temperatura controllata per 7 giorni a 20°C, successivamente è stato effettuato Dry Hopping.
Una volta che la FG si è assestata sui 1,010, è stata fatta winterizzazione e successivamente imbottigliata calcolando un volume di Co2 di 2,4.

A presto per l'assaggio.

Cascade e Simcoe


Dry Hopping

Primo Travaso

Winterizzazione

giovedì 13 novembre 2014

Birra alle Ciliegie


Mi piace sperimentare cercando di ottenere un prodotto che mi soddisfi in pieno, sempre nei limiti del possibile ovviamente e sempre tenendo sott'occhio la bibbia dei birrai: il BJCP (Beer Judge Certification Program). L'idea di aromatizzare una birra con delle ciliegie mi frullava in testa già da molto tempo, quando ancora mi dilettavo con i malti luppolati, ora che faccio E+G ho potuto sperimentare nuovamente (dopo la riuscitissima Honey Saison) il brivido di scrivere di mio pugno la ricetta.

Oltre che dalla mia fantasia questa ricetta si è sviluppata anche grazie al fantastico Ray Daniels e al suo "Progettare Grandi Birre", un libro ben fatto che consiglio vivamente anche perché è uno dei pochi testi in italiano attualmente in commercio.
Nella seconda parte del suo libro Daniels analizza alcuni stili birrai e fra questi prende in esame le Fruit Beer, fondamentalmente i consigli che ho estrapolato ed ho deciso di mettere in pratica sono i seguenti:

  • Uso di estratto di malto e frumento per una OG di 1050 circa
  • Saaz come luppolo per un rapporto BU/GU di 0,50 circa
  • Fermentare usando un ceppo di lievito neutro
  • Ogni 4 litri di mosto 450g di Ciliegie
  • Frutta messa in infusione nel fermentatore secondario


La ricetta che ho formulato è stata la seguente:

Ricetta per Birra alla Ciliegia, litri finali 15,0 (in bollitura 18,0)
Efficienza 80%, bollitura 60 min.

OG 1,047; IBU: 24,1; EBC: 13;

Malti:

1000g Estratto liquido Light
600g Pilsner
600g Frumento non maltato (grano duro)
1800g Ciliegie inserite al primo travaso

Luppoli:

40g Saaz, 3,0% a.a., 60 min Kettle;
20g Saaz, 3,0% a.a., 10 min Kettle;
15g Saaz, 3,0% a.a., 5 min Kettle;

Lievito:
US 05 a 20°C


L'utilizzo del frumento non maltato era una novità per me, ho utilizzato del grano duro preso da un consorzio agricolo questa estate che ho stoccato sottovuoto in congelatore per scongiurare un deterioramento da parte dei parassiti naturalmente presenti in esso.
Ho effettuato un Protein Rest per 20 min a 50°C e di seguito mash di 60 min a 60°C.
Il Fermentis US 05 è stato scelto per il suo carattere neutro.

Dopo una prima settimana di fermentazione ho travasato e aggiunto le ciliegie precedentemente "Pastorizzate" ad 80°C per 20 minuti e schiacciate. Altri sette giorni di fermentazione durante i quali la birra ha preso un bellissimo colore rosato, a questo punto con la densità ormai arrivata a 1008 ho winterizzato due giorni a 2°C e poi imbottigliato con 8g/l di zucchero per il priming.

Pilsner e Grano 
Ammostamento 
Luppolatura 
Primo travaso ed inserimento ciliegie

domenica 9 novembre 2014

Alchemy Ale - Widmer Brothers Brewing Company

Con la birra di oggi torniamo in un birrificio americano che avevamo già incontrato qualche tempo fa, si tratta della Widmer Brothers Brewing Company di Portland, Oregon. La birra è la Alchemy Ale.

Si tratta di una semplice Pale Ale prodotta con malti Pale, Caramel, Monaco e Vienna; i luppoli provengono dalla costa nord Ovest del pacifico e sono selezionati di anno in anno, in base alla disponibilità, dai mastri birrai.


Versata si presenta color ambra con una schiuma grossolana e non molto persistente. I luppoli, che al naso rimandano a sentori agrumati non mi hanno colpito molto, sembravano poco freschi (forse è colpa della conservazione della bottiglia che proviene dalla grande distribuzione).
In bocca invece si è comportata meglio, almeno inizialmente, molto morbida, rotonda e poco carbonata. A questo punto come un pugno in un occhio arriva il biscotto, che resterà presente ammazzando tutti gli altri sapori fino alla fine, sorso dopo sorso. Questo sapore biscottato rende stucchevole il tutto, ed appesantisce la bevuta irrimediabilmente.
In poche parole questa Alchemy Ale mi ha deluso, manca la freschezza, quella freschezza che mi sarei aspettato di trovare in una buona Pale Ale made in USA, diciamo che sono stato "fregato" dall'etichetta accattivante.

Formato: 35.5 cl. AVB 5.8%

mercoledì 29 ottobre 2014

Guinness Special Export

Birra nera tipo GUINNESS, ormai è anche un modo di dire. Il birrificio scozzese è diventato famoso in tutto il mondo, tanto da essere accostato sempre e comunque allo stile stout.
Questa di oggi non è la classica e conosciutissima draught ma la sua versione da esportazione, la Special Export appunto.

Nel lontano 1912 John Martin fondatore della Martin’s finest beer selection voleva creare una birra da esportare in Belgio, ci pensò Arthur Guinness che colse la sfida e creò la birra Guinness Special Export, una (Irish) Stout con ben 8 gradi. 
Attualmente rimane una delle birre "commerciali" che preferisco ed è sempre un piacere degustarla in tranquillità.


Versata notiamo subito il colore, marrone scurissimo quasi nero, con una bella schiuma fine e color cappuccino che presenta una buona persistenza.
Portando il bicchiere al naso si sentono i malti tostati, la liquirizia, il cioccolato. Un bouquet complesso ed appagante. Al palato sentiamo il predominare dei malti tostati, poi liquirizia e cioccolato, unica pecca è che rimane un po' pastosa in bocca non essendo eccessivamente amara. Questo secondo me è un piccolo difetto ed una scelta commerciale ben precisa.
Il corpo è medio come la carbonazione e gli 8 gradi conferiscono una sensazione liquorosa, in sostanza una birra da "meditazione", da gustare in relax.

lunedì 27 ottobre 2014

Liefmans Cuvée - Brut

Devo essere sincero, le birre acide mi spaventano/incuriosiscono, ma le mie papille gustative volevano provarla e non ho potuto dire di no.
La degustazione di oggi riguarda la Liefmans Cuvée - Brut, prodotta dal birrificio Belga Liefmans Oudenaarde, fondato nel 1679.

Non si tratta di una Kriek vera e propria, (questo l'ho scoperto dopo andando a vedere sul loro sito) poiché le ciliegie non sono macerate in un Lambic ma in una Old Bruin Ale per circa un anno, 13 Kg ogni 100 litri di birra. Dopo questa prima fase viene tagliata con la Goudenband dello stesso birrificio e a questo punto si effettua un'altra maturazione per un totale di 18 mesi, al termine avviene l'imbottigliamento.


La Leifmans si presenta con un bel rosso marcato, ed una schiuma poco persistente ma abbastanza cremosa. Al naso l'aroma è ottimo, si percepiscono le ciliegie ma anche un sentore più secco e legnoso.
In bocca è bilanciata, giusto compromesso fra il dolce della Ale e l'acido della frutta. Il corpo è medio, così come la carbonazione, sul finale la legnosità percepita in precedenza si ripresenta e contribuisce a pulire la bocca.

Si tratta di una buona birra, complessa e dalle mille sfumature. Più simile ad uno spumante per la concezione italiana che abbiamo ma bisogna avere il "coraggio" di provare.
I suoi 6 gradi non si sentono e scendono bene, nel complesso sono molto soddisfatto dell'acquisto.
Provatela e fatemi sapere cosa ne pensate.

Cheers.

giovedì 23 ottobre 2014

Biscotti alle trebbie

La mia ultima cotta è stata una Birra aromatizzata alla Ciliegia, molto semplice, sempre in E+G inspirata dalla lettura del libro del nostro amico Ray Daniels "Progettare Grandi Birre".

Con le trebbie esauste derivate dall'ammostamento ho deciso di sperimentare una ricetta per biscotti, tipo i classici biscotti ai cereali che troviamo ai supermercati:

Biscotti alle Trebbie

300g di farina tipo 0
250g di trebbie
60g di zucchero
100g di burro
100g di uvetta
1 cucchiaio di olio di oliva
2 uova
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci

La ricetta come potete vedere è molto semplice, lo zucchero è davvero poco, questo perchè le trebbie sono abbastanza dolci e inoltre non volevo rendere il tutto troppo stucchevole.
Cottura: 10 minuti a 180°C (forno preriscaldato)





Alcuni consigli:
Fate rinvenire l'uvetta per 10/15 minuti in acqua calda.
Non utilizzate trebbie troppo asciutte altrimenti dopo la cottura risulteranno troppo "croccanti"
Se volete avere un sapore di malto più presente utilizzate due cucchiai di estratto opppure un po' di mosto prelevato dal mash.

Questa è la ricetta 1.0, era la prima volta che provavo e sono rimasto soddisfatto, ma vorrei apportare delle modifiche per le prossime volte, vi farò sapere!

mercoledì 22 ottobre 2014

Pitch Black IPA - Widmer Brothers Brewing Company

La birra di oggi è una Black IPA della Widmer Brothers Company, storico birrificio americano pioniere delle Hefeweizen made in USA.Il Birrificio nasce nel 1984 a Portland, Oregon pochi anni dopo la legalizzazione dell'Homebrewing nello stato. Tra le altre cose il birrificio è uno degli organizzatori nel 1988 dell' "Oregon Brewer's Festival" che si tiene ancora oggi e conta la partecipazione di circa 80 birrifici e più di 70 mila persone, insomma una storia di tutto rispetto.

Ma veniamo alla birra, le Black IPA sono una fusione di ingredienti, malti scuri e torrefatti affiancati ai luppoli americani (o inglesi) delle IPA.

Questa Pitch black IPA si presenta nera come la pece dalla quale prende il nome, con una schiuma abbastanza fine e moderatamente persistente.
Al naso si nota subito l'aroma caratteristico dei malti tostati, sentori di bruciato e caffè sono dominanti.In bocca oltre a questi viene fuori anche un po' di cioccolato.

A questo punto, trattandosi pur sempre di una IPA ci aspetteremmo di notare i luppoli, ma questo non avviene, l'amaro si sente ma l'aroma è coperto eccessivamente dal malto.

Concludendo si tratta di una buona birra, ma niente di eccezionale, molto complessa, di certo non per tutti.

Formato: 35.5 cl. AVB 6.5%

martedì 21 ottobre 2014

Assaggio Saison

A diversi mesi dall'imbottigliamento sono rimasto davvero stupefatto... Ecco come si presenta la creatura:


Devo dire che quasi non credevo di averla fatta io, ovviamente di difetti ce ne sono e nemmeno pochi ma tutto sommato è una buona birra.

La cosa che colpisce maggiormente è la schiuma, davvero fine, cremosa ed incredibilmente persistente, anche il colore è stupendo, arancione intenso.
Portando il bicchiere al naso spicca il miele e leggero leggero il coriandolo. Il lievito belga ha fatto il suo dovere rendendo percepibile anche alcuni sentori speziati.
Leggermente acida risulta incredibilmente fresca e beverina, sul finale viene fuori tutta la sua secchezza e l'amaro ripulisce il palato.

Le note dolenti:
  • Troppo frizzante, il Belle Saison ha continuato a lavorare costantemente una volta in bottiglia.
  • Troppo alcool, ulteriore effetto collaterale del voracissimo lievito.
  • Assenza di arancia, le dosi sono da correggere per il futuro.
Nel complesso tuttavia posso ritenermi molto soddisfatto del risultato dal momento che si trattava della mia prima esperienza in E+G.


Honey Saison

Oggi voglio parlarvi della mia prima ricetta in E+G, una Honey Saison che mi ha piacevolmente colpito.

Ricetta per Lizard Saison, litri finali 25,0 (in bollitura 25,0)
efficienza  70%, bollitura 60 min.

OG 1,056; IBU: 29,1; EBC: 14;

Malti:

1500 gr Light, 1,030; (Liquido)
900 gr Vienna, 1,030;
900 gr Pils, 1,030;
650 gr Fiocchi Frumento, 1,010;
650 gr Miele, 1,030; (INSERITO AL PRIMO TRAVASO)
800 gr Light, 1,040 (Secco)

Luppoli:
45 gr Goldings, East Kent, 5,4 %a.a., 60 min, Kettle;
25 gr Goldings, East Kent, 5,4 %a.a., 15 min, Kettle;
20 gr Goldings, East Kent, 5,4 %a.a., 5 min, Kettle;

Spezie:
5g Coriandolo 15 min, Kettle;
18g Buccia di arancia 15 min, Kettle;

Lievito:
Belle Saison a 21°C.

In questo caso non si tratta di un E+G canonico ma di partial mash. 
Ho effettuato un' infusione per un ora a 68°C di Pils, Vienna e Fiocchi di frumento con 3 litri d'acqua per kg di grani utilizzando una grain bag, a questo punto ho strizzato la sacca, ho aggiunto l'acqua e portato a bollore.

Sono state effettuate le luppolature e l'aggiunta di spezie, al termine ho raffreddato e inoculato il lievito.
Dopo una settimana ho travasato, aggiunto il miele precedentemente pastorizzato a bagnomaria per 20 min a 80°C.
Dopo un'ulteriore settimana di fermentazione ho imbottigliato (FG 1008) calcolando 2.7 volumi di CO2.

Pils, Vienna e fiocchi

Le tre gittate di luppoli e spezie

EK Goldings

Primo Travaso



Presentazioni

Sono un curioso, una di quelle persone che deve fare esperimenti. Fare la birra in casa mi mancava e quindi perché non provare? 

Il primo "contatto" con il mondo dell' homebrewing l'ho avuto nel 2012 in un negozio di enologia dove mi ero recato per acquistare del lievito per fare l'idromele. 
È stato amore a prima vista, subito il primo kit e le prime pecionate. 

Ho aperto le danze con una Ale di non so quale marca, è bastato poco: 1 kg di zucchero, 23 litri d'acqua, fermentazione a cento mila gradi ed una enorme soddisfazione al momento dell'assaggio.

Successivamente è venuto fuori il mio spirito critico, la mia voglia di conoscere...di migliorarmi.
Ho iniziato a studiare su internet, documentandomi sui vari forum o nei blog, comprando libri e mi sono reso conto dell'enorme fortuna che avevo avuto nell'ottenere qualcosa di bevibile alla prima esperienza.

A questo punto gravido di sapere (ma con i piedi per terra) ho iniziato a stare attento nelle produzioni, scegliendo il giusto lievito per il giusto kit e (non meno importante) facendolo lavorare alla temperatura ideale, utilizzando estratto di malto al posto di zucchero, calcolando un priming inerente allo stile etc etc...

Ma il metodo del kit presenta troppe limitazioni e dunque poco dopo sono passato all' Estratto + Grani, poco più impegnativo ma molto più divertente ed in grado di darmi anche più soddisfazioni dal punto di vista qualitativo del prodotto.

La prima ricetta E+G interamente scritta da me è stata qualcosa di fantastico, settimane e settimane passate a raccogliere informazioni per cercare di ottenere un prodotto che mi soddisfacesse. 
Fu una Saison...secca, beverina, per me ottima.

Nel corso del tempo da bravo homebrewer ho partorito altre ricette, ho sperimentato nuovi ingredienti e spero di riuscire ancora in futuro a sbalordire parenti e amici con le mie creazioni.

Questo Blog nasce dalla voglia di raccontare le mie esperienze, senza la presunzione di volermi improvvisare chissà cosa, cercando di confrontarmi con il mondo dell'homebrewing che (finalmente) si sta espandendo a macchia d'olio anche qui in Italia.