Non sono morto no, non mi sono dimenticato nemmeno del mio blog, ma purtroppo sono un povero studente universitario e anche lo studio vuole la sua parte... ma lasciamo perdere questi inutili convenevoli, oggi vi parlo dell'assaggio della mia ultima creazione, la Pale Ale svuotamagazzino.
La ricetta non era proprio canonica per una Pale Ale anzi oserei dire che non c'entrava nulla ma questo lo avevo messo in conto visto che non avevo altri ingredienti tuttavia ho commesso anche altri errori come un priming troppo spinto che l'hanno ulteriormente portata fuori stile.
Ma passiamo all'assaggio. Visivamente si presenta alla grande, molto limpida (merito della winterizzazione), color ambra con una schiuma molto persistente.
Al naso si sentono i luppoli inglesi, una libidine.
In bocca appare secca ma non abbastanza visto che l'US 04 si è fermato a 1015 che significa un'attenuazione apparente del 63,5%, è inoltre troppo carbonata a mio parere e questo è un altro difetto.
L'amaro è equilibrato con un finale secco molto piacevole.
Nel complesso sono soddisfatto (vista l'accozzaglia di ingredienti "di recupero") anche se l'avrei voluta più maltata.
mercoledì 23 settembre 2015
mercoledì 1 luglio 2015
English Pale Ale
Ciao a tutti, è da molto che non scrivo purtroppo per vari impegni non ho potuto aggiornare il blog come avrei voluto (l'ultimo post risale a quasi tre mesi fa, sigh) tuttavia in questo arco di tempo mi sono dato da fare con due ricette (sempre in E+G).
Oggi vi parlo di una semplicissima Pale Ale inglese, io la chiamo la svuotamagazzino perché non era programmata ma è stata realizzata con ingredienti che avevo in eccesso tuttavia non per questo la bistratterei.
Ricetta per Pale Ale, litri finali 25,0 (in bollitura 28,0) efficienza 100%, bollitura 60 min. OG 1,039; IBU: 29,9; EBC: 19;
Malti:
- 3000 gr Light, 1,030;
- 200 gr Crystal 150L, 1,010;
- 200 gr CaraPils, 1,010;
Luppoli e altro:
- 25 gr Target, 11,0 %a.a., 60 min, Kettle;
- 20 gr Goldings, East Kent, 5,0 %a.a., 5 min, Kettle;
Come potete vedere sono quasi tutti ingredienti canonici per una Pale Ale tranne il Carapils e i fiocchi che ho ritrovato la mattina stessa della cotta e che mi dispiaceva buttare.Il mini-mash dei grani è stato fatto fra i 66 e i 68°C per 45 minuti, il mosto ha fermentato con lievito SAFALE S-04 a 21°C per una settimana.
Densità iniziale 1040, dopo la prima settimana al travaso era sui 1016, dopo un'altra settimana la densità è scesa di un altro punticino attestandosi su 1015 e a questo punto ho effettuato l'ormai classica winterizzazione per poi imbottigliare con 2.60 g/l di zucchero per avere un volume di CO2 pari a 1.5 perfettamente in linea con lo stile inglese.
A presto con l'assaggio.
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mercoledì 8 aprile 2015
Assaggio Imperial Stout
Dopo un paio di mesi di "stoccaggio" ho finalmente deciso di stappare l'Imperial stout.
Ecco come si presenta:
Ecco come si presenta:
Possiamo senza dubbio affermare che la schiuma non è irresistibile, ma conto in un miglioramento col passare del tempo.
Sinceramente sono soddisfatto anche se mi rendo conto di aver effettuato degli errori in corso d'opera, ad esempio credo che la quantità di lievito sia stata troppo bassa o comunque il mosto ha peccato di ossigenazione perché la quantità di esteri prodotti è un po' fuori norma.
Visivamente si presenta bene, schiuma fine color cappuccino, al naso le note caramellate e tostate predominano. In bocca si sente l'amaro ma rimane ben bilanciato dall'alto tenore alcolico.
Non resta che aspettare e sperare che migliori.
Alla prossima, Cheers!
domenica 1 febbraio 2015
Imperial Stout
Approfittando
delle vacanze invernali ho deciso di “buttarmi” su uno stile abbastanza
complesso, sto parlando delle Imperial Stout, birre strutturate ed intriganti
che io amo particolarmente.
La ricetta è
stata formulata consultando molti forum di Homebrewing americani che sembrano
essere molto preparati sull'argomento, i quali mi hanno aiutato molto nel
comprendere sia le quantità che le proporzioni di malti speciali che sono
necessari per mettere insieme un grist all'altezza delle aspettative.
La ricetta è
stata studiata molto attentamente e vede l’utilizzo di 5 tipi di malti più 2
tipi di fiocchi di cereali oltre a più di 5 kg di estratto liquido. Qualcuno
potrebbe pensare ad un mappazzone ( citando lo chef Barbieri) ma speriamo di far
ricredere anche i più scettici a riguardo.
Nemmeno la
scelta dei luppoli è stata facile, ma alla fine ha prevalso il binomio Target –
Galena.
Il Target è
un ottimo luppolo da amaro, una varietà inglese molto utilizzata che presenta
elevati Alfa Acidi. La scelta è ricaduta su questo luppolo anche per la sua
versatilità e l’opportunità di riutilizzarlo in futuro, ad esempio come luppolo
da amaro in una Pale Ale (che già ho in testa).
Il Galena è
un luppolo americano, anch’ esso con elevati Alfa Acidi che ha un aroma molto
più fruttato, dovrebbe infatti ricordare il ribes nero.
Questa è la
ricetta:
Ricetta per
Russian Imperial Stout, litri finali 18,0 (in bollitura 25,0)efficienza 80%, bollitura 90 min.OG 1,106;
IBU: 104,7; EBC: 99;
Malti:
Luppoli e altro:
Malti:
- 5300 gr Light, 1,030
- 450 gr Pils, 1,030
- 300 gr Special B, 1,010
- 300 gr Chocolate, 1,010
- 250 gr Crystal 150L, 1,010
- 200 gr Roasted, 1,010
- 250 gr Fiocchi di Avena, 1,030
- 250 gr Fiocchi di Frumento, 1,030
Luppoli e altro:
- 55 gr Target, 12,2 %a.a., 60 min, Kettle;
- 35 gr Galena, 14,1 %a.a., 30 min, Kettle;
- 35 gr Galena, 14,1 %a.a., 20 min, Kettle;
Alla Fine la
densità iniziale è risultata essere di 1,103 con un rapporto BU/GU di circa
1,02.
Dopo una
abbondante ossigenazione ho inoculato due bustine di US 05 precedentemente
reidratate. La scelta del lievito americano è stata combattuta. L’alternativa
che avevo in mente era l’US 04, tuttavia per paura di una bassa attenuazione ho
preferito il più neutro 05 per arrivare ad una FG accettabile.
Per quanto
riguarda la temperatura di fermentazione mi sono tenuto inizialmente sui 18°C.
La cotta è
stata effettuata il 23/12/2014, il lievito inoculato a 18°C ha iniziato subito
il suo lavoro. Dopo soli tre giorni ho misurato la densità ed era già scesa di 49
punti!! Arrivando a “quota” 1,054.
Il
30/12/2014 ho effettuato il travaso, la densità indicava “quota” 1,033.
Dopo altri
dieci giorni di fermentazione ho ottenuto al FG, che si è attestata sui 1,029.
Il risultato
è stato quello di una birra con 9.9 v/v, l’attenuazione del US05 è stata
intorno al 70%. Il priming è
stato effettuato con 70 g/l per cercare di avere un volume di CO2 pari a 1.8.
A presto con l'assaggio.
A presto con l'assaggio.
Malti pronti per la macinatura |
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martedì 27 gennaio 2015
Assaggio APA
Ad un mese (più o meno) dall'imbottigliamento è giunto il momento di fare un test della nostra APA, il risultato è stato davvero molto soddisfacente.
In conclusione devo ammettere che il dry Hopping si è rivelato essere una piacevolissima sorpresa, sicuramente è uno stile da rifare cercando magari di variare con i luppoli da aroma per trovare nuove combinazioni più complesse
Visivamente è molto invitante, il colore è ambrato (anche se in foto non rende) e la schiuma è persistente (anche se un po' grossolana) al naso pure non delude versandola sul bicchiere si percepiscono distintamente i sentori agrumati dati dal cascade.
In bocca oltre al cascade viene fuori il carattere più deciso e resinoso del simcoe, che tuttavia rimane ben bilanciato, il corpo leggero e la carbonazione spinta uniti ad un amaro pronunciato (rapporto BU/GU 0,84) ne fanno una compagna ideale per le afose serate estive.In conclusione devo ammettere che il dry Hopping si è rivelato essere una piacevolissima sorpresa, sicuramente è uno stile da rifare cercando magari di variare con i luppoli da aroma per trovare nuove combinazioni più complesse
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mercoledì 7 gennaio 2015
Assaggio Birra alla Ciliegia
Due mesi dopo l'imbottigliamento la stappo, ci provo.
Sinceramente la paura di aver fatto uno schifo l'avevo... però si è presentata bene...
La schiuma mi ha piacevolmente colpito, anche il colore (in foto non rende).
Portando il bicchiere al naso spicca il saaz, viene fuori in maniera dominante. L'aroma di ciliegia c'è ma è leggerissimo al limite del percettibile.
In bocca risulta ben carbonata, beverina e molto amara. Lascia in bocca una sensazione tannica lievemente astringente come un vino rosso giovane.
Penso sia presto per fare una valutazione troppo dettagliata, lo stesso Ray Daniels consiglia una lunga maturazione. La speranza è che migliori e che la ciliegia venga fuori maggiormente anche grazie alla precipitazione della sensazione tannica.
Sinceramente la paura di aver fatto uno schifo l'avevo... però si è presentata bene...
La schiuma mi ha piacevolmente colpito, anche il colore (in foto non rende).
Portando il bicchiere al naso spicca il saaz, viene fuori in maniera dominante. L'aroma di ciliegia c'è ma è leggerissimo al limite del percettibile.
In bocca risulta ben carbonata, beverina e molto amara. Lascia in bocca una sensazione tannica lievemente astringente come un vino rosso giovane.
Penso sia presto per fare una valutazione troppo dettagliata, lo stesso Ray Daniels consiglia una lunga maturazione. La speranza è che migliori e che la ciliegia venga fuori maggiormente anche grazie alla precipitazione della sensazione tannica.
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